2 / L'Arte di Cominciare
Benvenutə a questo nuovo formato di newsletter, che da questa settimana in poi si aprirà con la sezione "3, 2, 1". Ecco come sarà organizzata:
Tre saranno le idee legate all'argomento principale, provenienti da una gamma di argomenti e discipline diverse come time management (gestione del tempo), focus (gestione dell'attenzione) decision making, psicologia pratica e apprendimento.
Due: i minuti per leggere questa prima sezione. Ideale per le pause caffè o per un breve momento di relax. Il tuo tempo è prezioso, e ho intenzione di rispettarlo.
Uno: l'idea è di rendere ogni edizione informativa ma breve, concentrandomi su un argomento dal filo conduttore ben specifico e fornendo tre spunti—spero—originali e stimolanti.
Grazie in anticipo per il tuo tempo, e buona lettura!
3, 2, 1 / Tree Idee, in Due Minuti, Sull'Arte di Cominciare
L’Analisi SWOT Personale
È più probabile avere successo nella vita se usiamo i nostri talenti al massimo. Allo stesso modo, soffriremmo meno problemi se sapessimo quali sono le nostre debolezze e se gestissimo queste debolezze in modo che abbiano il minor impatto negativo possibile.
L'analisi SWOT è una classica tecnica di pianificazione a lungo termine utilizzata in ambito aziendale, ma che si è rivelata utile anche nella sfera personale:
Punti di Forza (Strengths): Qualità e competenze che ti distinguono. Esempio: Ottime capacità comunicative.
Punti di Debolezza (Weaknesses): Aree in cui potresti migliorare. Esempio: Difficoltà nella gestione del tempo.
Opportunità (Opportunities): Situazioni esterne che potresti sfruttare a tuo beneficio. Esempio: Disponibilità di corsi online su un argomento di interesse.
Minacce (Threats): Sfide esterne che potrebbero ostacolare il tuo progresso. Esempio: Avanzamenti tecnologici che potrebbero rendere una tua skill obsoleta.
Utilizzo: Usa l'analisi SWOT personale per guidare decisioni personali e professionali riguardo ai tuoi inizi, sfruttando i tuoi punti di forza e affrontando le debolezze. Rivisitala e aggiornala periodicamente per rimanere al passo con i cambiamenti nella tua vita e nell'ambiente che ti circonda.
La fortuna favorisce solo le menti preparate, diceva Louis Pasteur.
Effetto Novità e Shiny Object Syndrome
La curiosità è un tratto fondamentale dell'essere umano: siamo programmati per cercare e godere di nuove esperienze. Ma in un'era in cui siamo bombardati da nuove informazioni, opportunità e tendenze, come possiamo bilanciare questa sete di novità con la necessità di commitment, concentrazione e coerenza?
L'Effetto Novità: Si riferisce al fenomeno per cui ci sentiamo naturalmente attratti e stimolati da qualcosa di nuovo. Questo può essere benefico, portandoci a esplorare nuovi interessi, competenze o metodi di lavoro. La novità inoltre può rinvigorire il nostro entusiasmo e darci una carica di energia.
Shiny Object Syndrome: Al contrario, la Shiny Object Syndrome (Sindrome dell’Oggetto Luccicante) descrive la tendenza a saltare da un'attività all'altra, attratti dalla prossima novità, senza mai completare o veramente approfondire niente. Questo può portare a frustrazione, sensazione di essere sopraffatti e una mancanza di progresso sostanziale in qualsiasi direzione.
Come trovare l’equilibrio tra i due? È importante sviluppare una profonda autocoscienza, riflettendo in maniera sincera sulle proprie motivazioni e desideri intrinseci. Stabilire obiettivi chiari e tangibili può fungere da guida (se devi scegliere, privilegia quelli di brevissimo termine), mentre prendersi delle pause consapevoli aiuta a rigenerare la mente. È utile anche discutere dei propri percorsi e decisioni con persone di fiducia, come mentori o amici, per ottenere preziosi feedback e prospettive fresche. Infine, riconoscere e festeggiare i progressi, per quanto piccoli, rilascia dopamina, alimentando la motivazione nell’andare avanti.
La Mente del Principiante
Il monaco zen Shunryū Suzuki sull'importanza di agire sempre come se avessi fatto qualcosa per la prima volta:
"In Giappone abbiamo il termine shoshin, che significa mente del principiante. L'obiettivo della pratica è quello di mantenere sempre la nostra mentalità da principiante. Supponiamo che tu reciti il Prajna Paramita Sutra solo una volta. Potrebbe essere un'ottima recitazione. Ma cosa ti succederebbe se lo recitassi due volte, tre volte, quattro volte o più? Potresti facilmente perdere il tuo atteggiamento originale nei suoi confronti. La stessa cosa accadrà nelle tue altre pratiche Zen. Per un po' manterrai la tua mentalità da principiante, ma se continuerai a praticare per uno, due, tre anni o più, rischierai di perdere il significato illimitato della mentalità originale. [...]"
Nella mente del principiante ci sono molte possibilità; nella mente dell'esperto ce ne sono poche.
The Motivation Myth: How High Achievers Really Set Themselves Up to Win (Solo in Inglese)
C'è qualcosa che hai sempre desiderato fare, ma non hai mai osato iniziare? Stai attendendo la giusta spinta motivazionale per cominciare? Se la risposta è sì, potresti affrontare il tutto nel modo sbagliato.
In The Motivation Myth, Jeff Haden sostiene che non dovresti aspettare un'ispirazione esterna per intraprendere un cammino di qualsiasi tipo. Al contrario, la motivazione è qualcosa che deve essere forgiata: butta giù un piano, per iscritto, frammentalo in micro obiettivi realizzabili, celebra ogni piccola conquista e persevera nonostante le inevitabili delusioni. L’idea principale di Haden è sorprendentemente incoraggiante: la motivazione non è un semplice impulso, ma un vero e proprio slancio che nasce da noi stessə.
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La domanda della settimana: e se i momenti più cruciali della vita non fossero nei risultati che raggiungiamo, ma nei momenti in cui osiamo iniziare?
A settimana prossima,
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